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Una storia vera accaduta ad Alessandro Acciardi e Francesca Carelli
Gallway l’avevamo aspettata per tanto tempo e girarla di corsa in qualche ora non era l’ideale (soprattutto con l’angoscia che, al nostro ritorno a Kinvara, la macchina nuova ancora non ci sarebbe stata).
Franci era ormai in un baratro oscuro privo di qualsivoglia speranza. Niente in questa vita aveva ormai più senso per lei, come un ristorante giapponese a cui è finita la salsa di soia.
Assistenza-“No, ancora non hanno consegnato l’auto, non so che fine abbia fatto”
A-“Sta scherzando?! Io non ho mai visto tanta disorganizzazione e cattivo servizio. Mi sono stufato adesso, sa che le dico?…”
F-“Ale! Mindy mi ha scritto che hanno appena consegnato la macchina!”
A-“…le dico grazie mille e buona giornata!”
Come quando ti trovi uno stipendio più alto per delle strane voci nella busta paga, non ci facemmo troppe domande e iniziammo ad esultare. Avevamo una macchina finalmente!
Tutte le vittorie devono essere celebrate e noi scegliemmo di farlo con un bagno nell’Oceano Atlantico:
– anche se era quasi ora del tramonto;
– anche se faceva freddo e l’acqua sarebbe stata ghiaccio;
– anche se non avevamo salviettoni per metterci in spiaggia e asciugarci.
Poiché non siamo certo matti e incoscenti, decidemmo di rimediare all’ultimo punto dell’elenco. Era rimasto ancora aperto solo un piccolo Despar di alimentari e tutto quel che trovammo era della carta da regali e qualche salvietta da cucina: sarebbero bastati.
Il bagno della vittoria fu estremo quanta la nostra estrema felicità.
P.S. Una volta in acqua avrei dovuto urlare “Si riparte!” ma il freddo mi fece tentennare e ne venne fuori un grido un pó diverso.
A-“TI TITATRE!”.
Fine
…ma vi siete asciugati con strofinacci da cucina? Che appena nuovi non asciugano una beata fava…!!
Che viaggio però……😱
quando si dice che la “buona” sorte ti insegue fino alla fine… e non aggiungo altro…eheheheheheh